La pornografia nel passaggio al web 2.0 ha creato community, forum, siti con contenuti generati dagli utenti che affiancano i prodotti professionali, oltre a giochi multimediali diffusi anche per le piattaforme di intrattenimento mobile. Un insieme di innovazioni che ha sbaragliato molti colossi dell’intrattenimento, rimasti a guardare, un po' attoniti ed incerti, su come muoversi sul web.
Ovviamente non va tutto così liscio come l'olio. Oggi l’industria pornografica è in crisi proprio a causa di internet. Su internet infatti si trovano gratuitamente migliaia e migliaia di filmini “hard” amatoriali, autoprodotti e a costo quasi zero, diffusi dalle piattaforme di free videosharing, che stanno mettendo a dura prova l’industria del porno a pagamento.
“Internet ci ha dato una bella botta” dice Natasha Kiss, attrice, produttrice e distributrice di film porno, il cui sito internet può vantare più di due milioni e mezzo di utenti unici al mese: ”da due anni il crollo delle vendite dei contenuti si fa sentire anche online, basta che una persona compri il film, (anche nella sua versione digitale), lo duplichi e poi lo carichi nelle reti del peer to peer ed il gioco è fatto”.
Ogni secondo nel mondo 28 mila utenti Internet visualizzano materiale pornografico su Internet. Ogni secondo 372 utenti Internet compiono una ricerca a contenuto pornografico su un qualche motore di ricerca, eppure “non è più il giro economico di una volta” assicura Maya Checchi, prima donna in Italia a creare un sito porno su internet, “oggi con diecimila euro si deve poter realizzare un film perché altrimenti non si rientra nelle spese. Il settore video ha sempre meno entrate economiche, perciò deve poter spendere meno per produrre, per fare questo in Ungheria bastano 200 o 300 euro e trovi attrici giovanissime, bellissime e disposte a fare tutto, sono ragazze che dopo un paio di film e aver fatto un po’ di soldi scompaiono. Difficile costruire su queste ragazze un personaggio o una strategia di marketing. Oggi la pornostar non è più la diva irraggiungibile di un tempo come Eva Henger o prima ancora di lei Moana Pozzi. Con l’avvento di internet la pornoattrice è diventata l’anonima e rassicurante ragazza della porta accanto. Anche questa è una rivoluzione che si è venuta a verificare con internet, dove l’interazione con il pubblico diventa sempre più importante."
Anche i generi sono cambiati, Maya Checchi ci informa che mentre dieci anni fa si vendevano soprattutto video con donne maggiorate, oggi su internet si vendono soprattutto storie che ruotano intorno agli incesti, “è semplicemente cambiato nell’immaginario maschile il ruolo della mamma” conclude Maya.
Nonostante la crisi, l’industria del porno online non si ferma, continuando a cercare nuove rotte. Il sesso, ancora una una volta, diventa un metodo per tastare il polso alla società. Se da una parte la pornografia è ancora oggi un tema che suscita interesse, bisogna però anche ricordare che per alcuni è l’unico punto di riferimento su un tema tra i più importanti della vita di tutti noi.
Fonte: current.com