L'andropausa è davvero una condizione medica o è solo una divertente barzelletta sugli over 50 che non si sentono tanto bene?
Il vostro medico è in grado di diagnosticare la "menopausa maschile" oppure si tratta della solita leggenda metropolitana?
Si parla tanto di andropausa, ma cerchiamo di capire meglio.
Il cambiamento ormonale è vero e può essere accompagnato da vari sintomi, tra cui un calo del desiderio sessuale, disfunzioni erettili, stanchezza, depressione e talvolta anche sudori notturni.
Le donne entrano in menopausa con la sospensione permanente del ciclo mestruale, che segna la fine della produzione di estrogeni.
Di solito questo avviene tra i 45 ed i 50 anni. L'improvviso calo ormonale può scatenare ogni sorta di cambiamento fisico e psicologico.
A differenza delle donne, la produzione ormonale maschile non si esaurisce mai. Dai 30 anni in poi, però, la quantità di testosterone prodotto comincia gradualmente a diminuire di circa l'1% all'anno.
Per alcuni uomini, con il passare degli anni, questo può portare a disturbi fastidiosi o ad un potenziale cambiamento di vita.
Si tratta appunto dell'andropausa, che deriva dal termine androgeno, usato per descrivere gli ormoni maschili, ed il testosterone è uno di questi.
Quanto è diffusa?
Non è ancora chiaro come l'uomo entri in andropausa. Un recente studio europeo che ha intervistato 3.000 uomini, sostiene che questo disturbo potrebbe riguardare solo un 2% della popolazione.
La sfida della diagnosi
Non c'è un unico modo per diagnosticare l'andropausa, spiega il Dr. Robert Tan, autore del libro "The Andropause Mystery" e fondatore della clinica OPAL Medical Clinic, specializzata nell'invecchiamento maschile.
Per capire quanto testosterone produce un uomo è necessario sottoporsi ad un esame di laboratorio, e dare uno sguardo allo stato di salute generale del paziente.
Quand'è che il livello di testosterone viene considerato basso?
Alcuni studi hanno stabilito che il testosterone basso è intorno ai 250 nanogrammi per decilitro, altri studi sostengono 300 ng. Normalmente, l'uomo tra i 20 ed i 30 anni ha un livello di testosterone intorno ai 600 ng.
Chiaramente solo un valore basso non è tutto.
"Ogni uomo è diverso," dice il Dr. Erik Castle, urologo della Mayo Clinic in Arizona.
"Ci può essere un uomo di 70 anni che sta bene, non ha mai fumato, ha un'alimentazione sana, ha il testosterone basso, ma sta bene. Un altro, che magari non ha avuto una vita così regolare, ora non gode di buona salute e non si sente bene."
"Per quest'ultimo", continua il Dr. Castle, "bisogna fare un'analisi più approfondita, per capire se soffre anche di disfunzioni erettili, di riduzione della libido, di minori erezioni mattutine". I medici indagano sulla stanchezza, se si fa fatica a camminare a lungo, a piegarsi o a chinarsi.
Anche se avete il testosterone basso e soffrite di stanchezza, il vostro problema potrebbe essere un altro, ad esempio il diabete, oppure un disturbo legato alla tiroide, l'effetto secondario di un medicinale o l'abuso di alcoolici.
La terapia ormonale comporta dei rischi
Fino a poco tempo fa i medici parlavano di andropausa solo quando un uomo si lamentava della sua scarsa attività sessuale, continua il Dr. Castle.
"Negli ultimi 10 anni, però, è emersa l'evidenza che non si tratta più di solo un aspetto di qualità della vita perchè i pazienti non riescono ad avere le erezioni," dice Castle. "Adesso pensiamo che potrebbe trattarsi di un problema legato alla salute."
Gli uomini con livelli di testosterone molto bassi possono avere una bassa densità ossea, ed essere a rischio di diabete o di malattia delle arterie coronarie.
Ora i pazienti ed i dottori possono pensare di aumentare il testosterone, se sono in gioco fattori di rischio per la salute.
Come per la donna, anche per l'uomo la terapia ormonale comporta dei rischi. La terapia a base di testosterone può contribuire ad apnee del sonno, ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, a causare problemi di pelle o stimolare la crescita di un preesistente tumore alla prostata.
Negli ultimi dieci anni è inoltre cresciuto l'interesse del pubblico nei confronti dell'andropausa.
"Si riscontra un maggior interesse, una più ampia ricerca scientifica e sicuramente molti più pazienti che presentavano sintomi sono stati curati con successo."
Segnali e sintomi
Alcuni uomini possono avere bassi livelli di testosterone senza sintomi. Altri invece possono presentare: cambiamenti nella funzione sessuale, minore desiderio, minori erezioni spontanee, disfunzioni erettili, disturbi del sonno, tendenza ad ingrassare, perdita di tonicità e del volume muscolare, seni gonfi, perdita di capelli, minor forza e vampate di caldo.
Si possono presentare anche disturbi a livello emozionale e cerebrale: depressione, difficoltà di concentrazione o nel ricordare le cose.
Fonte: Canada.com