Ultimamente Apple ha ritirato dai propri punti vendita online 5.000 applicazioni con contenuto erotico e/o sessuale.

Se da un lato si sa che Apple esegua regolarmente una "pulizia" di applicazioni giudicate improprie dalla direzione, dall'altro lato si sa anche che, normalmente, Apple ritira una media di 100 applicazioni al giorno. In questo caso, invece, si tratta di 5.000 applicazioni ritirate in soli quattro giorni.

Secondo alcune fonti, il problema sarebbe che nei negozi virtuali Apple non esiste una sezione esclusivamente dedicata a questo tipo di applicazioni. Quindi i programmi con contenuti erotici si possono trovare in qualsiasi reparto del negozio virtuale Apple, cosa che può essere motivo di lamentele da parte di alcuni utenti.

Secondo 'The unofficial Apple Weblog', non si tratta di una campagna contro le applicazioni con contenuti erotici in quanto tali, bensì di una pulizia dalle applicazioni ingannevoli che utilizzano i contenuti sessuali per fare pubblicità. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui, nei negozi Apple, l'applicazione ufficiale del mensile Playboy sia ancora disponibile e non sia stata ritirata. 

Tuttavia Jon Atherton, programmatore e autore di 'Wobble', sostiene che Apple stia esercitando una forma di censura ed abbia persino elaborato un regolamento contenente sette punti affiché un'applicazione di questo tipo sia accettata.

La soluzione proposta, per chiudere questa polemica, come suggeriscono i blogger e gli sviluppatori, potrebbe essere quella di creare un'apposita sezione dedicata ai programmi con contenuti sessuali, chiaramente definita e contenente l'opzione di essere mostrata o meno a seconda dell'utente che visita la pagina.

Al momento però Apple non sembra aver dato spiegazioni sulla vicenda, nè in  merito all'eliminazione delle applicazioni, né sulle reali motivazioni che hanno portato a tale provvedimento.

Fonti: laflecha ; abh.news ; generation-nt