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Fotografia: in Cina l'Individuo è in Primo Piano
Inviato da Segret69 15 2010 alle ore 14.57
Nella foto: Ou Zhihang davanti al Gran Teatro Nazionale Cinese di Pechino, chinadaily.com   C'è un nuovo artista della Repubblica Popolare Cinese che si sta facendo conoscere in tutto il mondo. Si tratta del fotografo Ou Zhihang. Originario di Guangzu, Zhihang è anche produttore televisivo, presentatore e fotografo di moda. Un tipo timido, tanto che si fotografa solamente da dietro, in modo da nascondere la sua faccia, anche se completamente nudo.

Nella foto: Ou Zhihang davanti al Gran Teatro Nazionale Cinese di Pechino, chinadaily.com

 

C'è un nuovo artista della Repubblica Popolare Cinese che si sta facendo conoscere in tutto il mondo.

Si tratta del fotografo Ou Zhihang. Originario di Guangzu, Zhihang è anche produttore televisivo, presentatore e fotografo di moda.

Un tipo timido, tanto che si fotografa solamente da dietro, in modo da nascondere la sua faccia, anche se completamente nudo.

La sua tecnica è semplice: arriva davanti ad un monumento col treppiede, regola l'autoscatto, si spoglia in fretta e si butta a terra a fare flessioni. Il risultato è, manco a dirlo, di grande impatto.

“Essendo un artista creativo, voglio esprimermi in modo diverso, le flessioni sono il mio simbolo artistico. non ho visto nessuno con questo profilo sui media” ha detto Ou presso la sua galleria a Pechino, dove ha allestito una mostra di foto intitolata "The Moment".

Una delle cose che colpisce di più nelle sue foto, è che  vi sono ritratte sempre pochissime persone, a parte ovviamente, il fotografo/protagonista stesso impegnato a fare le sue flessioni. In questo modo, Zhihang evidenzia l'importanza dell'individuo nel paese più popolato al mondo.

Zhihang, a differenza del fotografo americano spencer tunick, che nelle sue foto utilizza centinai di nudi sullo sfondo di famosi monumenti e da cui l'artista cinese ha indubbiamente tratto ispirazione, mette in risalto l'individuo di fronte alle strutture del potere.

“Non sono un esibizionista. Le flessioni fanno bene e sono molto sincere. Il mio lavoro è incentrato sul corpo e le flessioni sono la cosa più adatta” ha affermato.

Alcune sue foto ritraggono momenti storici controversi, come per esempio,  gli scatti a Lhasa, la capitale tibetana nell'anniversario della ribellione del Marzo 2008, oppure quelli fatti fuori dal tribunale di Chongqing durante un grosso processo contro la mafia locale, o ancora quelli davanti all'associazione cinese del calcio, recentemente al centro di uno scandalo sulla corruzione.

“‘The Moment’ parla della Cina contemporanea. Il 21esimo secolo è visto come il secolo della Cina – ecco perchè ho scelto di fare questo tipo di immagini” ha detto.

Alla domanda se non ha paura di finire nei guai, l'artista ha ammesso di avere "qualche preoccupazione".

“Ma sono contento di vivere in questi giorni, perchè 15 o 20 anni fa sarei probabilmente finito in prigione. Mi ritengo molto fortunato per come oggi può essere comunicato il mio lavoro in questo paese. Alcune persone hanno paura di affrontare la realtà, ma è necessario mostrargliela, indipendentemente dal fatto che sia costruttiva o distruttiva,” ha aggiunto.

“Se le persone capiscono quello che sto facendo, spero che possano anche accettarlo”.

“L'arte contemporanea è molto importante, ma gran parte dell'arte è costosa e per questo accessibile solo ad un'élite ristretta. Io voglio creare un impatto maggiore sulla società, che vada oltre ai circoli ristretti”, ha concluso.

 

 

Fonte: Irish times

 

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