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Esibizionismo Volontario, George Orwell si Era Sbagliato?
Inviato da Segret69 23 2010 alle ore 11.33
Secondo questo editoriale di Dan Brown, il leggendario scrittore George Orwell si sarebbe sbagliato. Nel suo romanzo più noto, 1984, l'autore Inglese descrive e profetizza una società distopica e controllata da un governo che spia i cittadini ventiquattr'ore su ventiquattro. Ovunque si spostasse il protagonista, era sempre perseguitato dai manifesti del Grande Fratello che gli ricordavano continuamente di essere osservato.

Secondo questo editoriale di Dan Brown, il leggendario scrittore George Orwell si sarebbe sbagliato.

Nel suo romanzo più noto, 1984, l'autore Inglese descrive e profetizza una società distopica e controllata da un governo che spia i cittadini ventiquattr'ore su ventiquattro. Ovunque si spostasse il protagonista, era sempre perseguitato dai manifesti del Grande Fratello che gli ricordavano continuamente di essere osservato.

Certamente l'opera ha riscosso un innegabile successo, però, secondo Dan Brown, le cose hanno preso una piega del tutto diversa. 

Dal 1949 (data di pubblicazione del libro) ad oggi, infatti, qualcosa è cambiato parecchio.

Adesso la gente rende volontariamente partecipi gli estranei della propria vita privata.

Orwell rimarrebbe scioccato nel vedere che tantissime persone utilizzano le nuove tecnologie per far sapere i loro pensieri più intimi all'universo mondo.

E' il caso di tutti quelli che esprimono la loro interiorità sui vari blog, Twitter, YouTube e Facebook.

Il bello è che di tanto in tanto alcuni utenti di Facebook si lamentano sulla gestione di Facebook in materia di riservatezza, ma se queste persone ci tenessero davvero alla propria privacy, non sarebbero su Facebook...

Chi ha letto questo romanzo di Orwell, si ricorderà che le azioni dei protagonisti sono costantemente sotto il controllo degli agenti del governo tramite telecamere.

Il grande autore sarebbe orripilato nell'apprendere che oggi migliaia di utenti della rete si servono di webcam che permettono loro di essere guardati da altri utenti in qualsiasi momento. E questo, sottolinea Brown, lo fanno volutamente.

Oggi secondo Brown, almeno per quanto riguarda i paesi occidentali, non è più necessario che i governi entrino nelle nostre case con la violenza, come invece si verificava all'epoca in cui scriveva Orwell.

Non aveva previsto l'esibizionista che c'è in noi, l'urgenza interiore di rivelarsi a tutto il mondo, in una sorta di spogliarello emozionale coadiuvato dai nuovi media.

Fonte: lfpress.com

 

Interessanti le osservazioni di Brown. Ma se tutto questo facesse parte del disegno dei governi? Se l'utilizzo delle nuove tecnologie fosse un'escamotage creato ad hoc per farci credere che siamo noi a volerci esporre, così loro sanno tutto di noi senza "sporcarsi" le mani più di tanto? In questo modo si spiegherebbero anche tante altre cose: il consumismo, la creazione di falsi bisogni... Dunque se così fosse il mitico Orwell non si sarebbe affatto sbagliato!!! I casi sono due: o Brown pecca di presunzione, oppure voleva semplicemente lanciare una provocazione. 

Nel dubbio, guardiamoci questi film per adulti in cui l'esibizionismo è davvero volontario e cercato!!!

 

 

 

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