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Arte, Le Provocazioni Erotiche di Marina Abramovic al MoMA
Inviato da Segret69 23 2010 alle ore 14.51
Un fotogramma del video "Balcan Erotic Epic" di Marina Abramovic. Fonte: Kataweb.it   Dal 14 Marzo la retrospettiva di Marina Abramovic al MoMA di New York è preceduta da tre cartelli che avvisano i visitatori "sull'effetto disturbativo" che le performance potrebbero avere su alcune persone. Ed, in effetti, di disturbi se ne sono verificati.

 

Un fotogramma del video "Balcan Erotic Epic" di Marina Abramovic. Fonte: Kataweb.it

 

Dal 14 Marzo la retrospettiva di Marina Abramovic al MoMA di New York è preceduta da tre cartelli che avvisano i visitatori "sull'effetto disturbativo" che le performance potrebbero avere su alcune persone. Ed, in effetti, di disturbi se ne sono verificati.

Qualche settimana fa un ballerino di danza contemporanea di nome Will Rawls era impegnato in una performance di Marina Abramovic: nudo, in piedi, davanti all'entrata di una galleria, di fronte ad una donna anche lei nuda, mentre i visitatori passavano attraverso lo stretto spazio in mezzo a loro. Si trattava di “Imponderabilia,” una delle performance più famose di Marina Abramovic negli anni 1970.

 

 

Nella Foto: Marina Abramovic ed Ulay, "Imponderabilia", 1977. Fonte: wordpress.com

 

Un uomo si è avvicinato a Will e gli ha palpato le natiche, commentando "Sei in forma, ragazzo". Will si è girato, rivolgendosi alla guardia di turno della sicurezza per segnalargli la cosa, rimanendo nella stessa posizione e continuando la performance.

Più tardi ha saputo da un responsabile della sicurezza che l'uomo che lo aveva toccato è stato fatto allontanare e che non potrà più accedere al museo. Questo perchè “qualsiasi visitatore che tocchi o disturbi impropriamente” un artista sarà fatto allontanare.

Ci sono stati molti altri casi simili per tutta la durata di questa retrospettiva. L'opera di Marina Abramovic, che spesso coinvolge performer nudi, che stanno in piedi o seduti per lunghi periodi, ha richiamato al MoMA incontri ravvicinati di tutti i tipi. Questo tipo di esibizione ha affascinato gli spettatori al di là dei performer stessi, che in generale hanno partecipato con entusiasmo, nonostante gli innumerevoli dubbi.

Oltre ai palpeggiatori, si sono verificati incontri meno estremi ma pur sempre fastidiosi.

Will Rawls, per esempio, ha detto che, stando in piedi con le braccia lungo il busto, ha sentito molte erezioni “contro il dorso della sua mano,” e Kennis Hawkins, altra performer di “Imponderabilia” , ha parlato di un visitatore che faceva foto di nascosto dalla vita in su a lei ed a Will. (E' vietato fare foto.) Invece, una signora coi tacchi a spillo era così intenta a guardare la performance di un altro artista che le ha pestato gli alluci nudi, facendola svenire dal dolore.

Poi ci sono i molestatori, che hanno rintracciato i performer suFacebook. Per non menzionare i commentatori, che elogiano o criticano i corpi degli artisti, che gli urlano di svegliarsi quando hanno gli occhi chiusi, oppure gli forniscono informazioni utili tipo “Hai i pantaloni sbottonati.”

Una volta, la guida di un gruppo di turisti ha indicato la cicatrice di un'artista sull'addome, erroneamente definendola a voce alta come un "taglio cesareo".

Rebecca Davis, altra performer, ha detto di essere rimasta sorpresa dagli innumerevoli gesti inappropriati. La prima settimana dello show, ad esempio, è stata “toccata nelle parti intime” e racconta come una donna ha stretto le dita dei due artisti impegnati in <object.title value="406347" class="Movie" idsrc="nyt_ttl"> “Point of Contact,” in cui i due performer stanno immobili l'uno di fronte all'altro toccandosi con gli indici.

“Forse pensava di essere divertente, invece l'atto in sè è sembrato aggressivo,” ha concluso.

La maggior parte degli artisti di queste performance hanno dichiarato che, comunque, i responsabili del museo sono stati molto attenti nel tutelarli.

In un breve comunicato gli organizzatori hanno sottolineato che  si sono verificati pochi incidenti nel corso di una mostra così affollata. “I responsabili del MoMa sono coscienti delle sfide poste dal fatto di avere artisti nudi nelle gallerie,” e “ci sono state discussioni tra i responsabili della sicurezza del MoMA’s, Marina Abramovic ed i performer, per fare in modo che gli artisti si sentissero a loro agio in ogni momento.”

Nonostante i disagi fisici ed emozionali di questi incontri — ed il tipo di lavoro estenuante — tutti i performer intervistati hanno detto che spesso erano rallegrati dai loro turni quotidiani (alcuni dei quali duravano anche solo un'ora e un quarto, a causa dei numero episodi di svenimento).

Ci sono stati anche tantissimi momenti magici con i visitatori, tra cui quelli che hanno ingenuamente sfiorato la pelle nuda, quelli che sussurravano un “Grazie”, oppure coloro che improvvisavano mini balletti che di solito facevano ridere e capitolare gli stoici artisti.

Molti di questi artisti sono ballerini o coreografi professionisti, e hanno descritto l'avventura al MoMA come un'esperienza che li ha fatti sentire più vulnerabili e più forti al tempo stesso.

Ecco cosa hanno risposto alla domanda sulla differenza tra un palco ed il museo:

“Al museo hai una risposta immediata, causi una reazione precisa nel pubblico, diversa dalla tipica reazione che ottieni durante uno spettacolo sul palco. Questa è più vicina alla natura umana.”

Fonti: NYTimes ; NYTimes

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