Due recenti studi americani, hanno dimostrato che l'uso di lubrificanti, se utilizzati durante rapporti sessuali non protetti, potrebbe fare aumentare il rischio di trasmissione del virus dell'HIV, in egual misura sia per gli uomini che per le donne.
Questi studi mettono inoltre in evidenza che, nei rapporti anali, il rischio di contrarre il virus dell'HIV aumenta in presenza di altre infezioni nel tratto rettale del partner ricevente.
In generale dunque, l'utilizzo di alcuni lubrificanti potrebbe contribuire ad aumentare il rischio di malattie a trasmissione sessuale, HIV compreso.
I risultati di questi studi saranno presentati in questi giorni a Pittsbugh, all'International Microbicides Conference.
Secondo entrambi gli studi, i lubrificanti a base acquosa potrebbero essere quelli più a rischio.
"Siamo consci di non poter tirare conclusioni basandoci solo su questo piccolo studio" ha affermato il legale dell'International Rectal Microbicide Advocates (IRMA) Marc-Andre LeBlanc. "E' necessario approfondire la ricerca per capire il ruolo potenziale dei lubrificanti sessuali nella trasmissione dell'HIV. Vogliamo essere in grado di dare informazioni utili ai consumatori sui lubrificanti più sicuri."
"Probabilmente alcuni lubrificanti sono migliori di altri, ma al momento non sappiamo quali," ha aggiunto Jim Pickett, presidente dell'IRMA.
"Dobbiamo essere sicuri che i lubrificanti non facilitino la trasmissione dell'HIV. E' ora che le persone siano informate su questo."
Gli organizzatori del congresso hanno infine sottolineato che negli Stati Uniti, il 90% degli uomini che ha dichiarato di avere fatto sesso con altri uomini (indipendentemente dal fatto che si considerino omosessuali o meno) ha detto di avere avuto rapporti anali.
Tra le donne eterosessuali, una percentuale che varia dal 10 al 35% ha riportato di avere avuto almeno un rapporto anale. In entrambi i casi spesso il preservativo non è utilizzato, mentre i lubrificanti sì.