Khadija Ahmed gestisce un sexy shop a Manama, capitale del Bahrain, dal 2008.
E' raro vedere questo tipo di attività commerciale in tutto il paese. Qui si vendono creme per ritardare l'orgasmo maschile, lingerie e giochi di società erotici, che loro chiamano "sex toys" o "bedroom games".
Non può vendere vibratori perchè vietato dall'Islam, in quanto riproducono parti del corpo, invece articoli come gli anelli vibranti si possono vendere, dogana permettendo.
Khadija è abbigliata in modo discreto e ha il capo rigorosamente coperto. Dice che alcuni prodotti presenti nel suo negozio si possono trovare anche in negozi di abbigliamento e farmacie, e che, invece, evita di vendere certi prodotti per non incorrere in situazioni spinose.
Khadija aggiunge che non ha avuto grossi problemi col pubblico, a parte quando ha dovuto sostituire la biancheria intima esposta in vetrina con dei vestiti corti, in seguito alle lamentele dei vicini e dei frequentatori di una moschea in zona.
Parlare di sesso, e mostrare oggetti ad esso correlati, in pubblico è proibito nella maggior parte dei paesi del Medio Oriente, ma gli studiosi dell'Islamismo hanno decretato che i giochi erotici sono ammessi se utilizzati da coppie sposate.
Il Bahrain è considerato uno dei paesi più liberali del Golfo Persico, sia per la vita notturna che per la vendita di alcoolici, tanto che sono sempre numerosi i turisti provenienti dagli stati limitrofi: Arabia Saudita, Qatar e Kuwait , che vi si recano nei fine settimana per divertirsi.
La più recente sfida di Khadija è una causa in corso con un addetto alla dogana. Spesso si sono verificate difficoltà nel fare passare le merci destinate al suo negozio. Una volta un ufficiale ha rifiutato di fare passare alla dogana un pacco contenente olii per massaggi ed anelli vibranti.
"Si tratta di persone con una mentalità ristretta....oppure sono solo invidiosi," sostiene Khadija.
Khadija Ahmed dice di non sapere dell'esistenza di altri negozi come il suo in tutto il paese, ed aggiunge di avere molti clienti degli Emirati Arabi Uniti e persino dell'Arabia Saudita.
"A volte mi reco personalmente in quei paesi per effettuare consegne insieme a mio fratello, ma solo per ordini dell'importo superiore a 400 dollari," dice.
Attualmente sta prendendo in considerazione di aprire altri negozi a Dubai, in Libano ed uno all'interno di un centro commerciale del Bahrain, in quanto il negozio è diventato troppo piccolo per sistemare tutti i prodotti sugli scaffali.
Fonte: Reuters.com
Se è vero che nei paesi arabi l'argomento sesso è proibito in pubblico, guardate cosa succede in privato: film hard con veri protagonisti mediorientali...