La settimana scorsa gli inquilini di un palazzo di Holòn, a sud di Tel Aviv, sono stati svegliati di soprassalto nel cuore della notte a causa delle fortissime e ripetute grida di una coppia di vicini che stava facendo sesso.
Gli assonnati inquilini, forse anche presi da un moto di invidia nei confronti dei loro vicini più "svegli", hanno chiamato la polizia che si è presentata a casa della coppia, rivolgendo domande molto indiscrete, del tipo se mentre facevano sesso avevano urlato.
Pare che la coppia abbia negato tutto, reagendo con insulti ed offese nei confronti dei poliziotti.
La coppia prima è stata multata e poi portata al commissariato, dove è stata redatto un verbale che gli ha fatto rischiare una pena fino a sei mesi di detenzione per aver insultato le forze dell'ordine.
La coppia è poi stata liberata alle ore 12 del giorno dopo.
Ecco le dichiarazioni della coppia incriminata.
"Probabilmente i poliziotti si sono sentiti colpiti quando ho chiesto loro se non fanno rumore quando hanno un rapporto sessuale", avrebbe dichiarato la donna.
"Nessuno di noi ha precedenti penali. Non riesco a credere che, per così poco, la Polizia di Israele possa entrare in casa di un privato cittadino e farlo diventare un delinquente. Potrei anche perdere il mio lavoro (un incarico relativo alla sicurezza) per questo incidente", avrebbe detto l'uomo.
I poliziotti di Holòn si sono difesi sostenendo che la coppia li ha "insultati e ha gridato" quando si sono recati nell'appartamento della coppia dopo essere stati chiamati dai vicini.
Fonte: La Flecha