Come la maggior parte dei libri che compro e leggo, questo volumetto ha attirato la mia attenzione in modo immediato, quasi un coup de foudre ;-)
Forse anche perchè ho avuto la fortuna di conoscere l'autore, seppur di sfuggita, una quindicina d'anni fa, in occasione di un concerto di musica contemporanea. Io curavo la parte organizzativa ed il mitico Carlotto si occupava dei testi.
Tornando al libro, si tratta di un giallo-noir di 189 pagine che si legge in maniera fluida e che spazia dall'universo BDSM al Movimento, attraversato da riferimenti chiaramente autobiografici e teorie sulla "mala sostenibile".
Non ha bisogno di grandi presentazioni, men che meno quelle di una lettrice qualunque come la scrivente, in quanto, come per tutti i libri di Carlotto, è sufficiente la firma dell'autore come garanzia di letteratura italiana contemporanea di qualità.
Io l'ho cannibalizzato questo fine settimana in spiaggia. Ma attenzione, il fatto que questo libro possa essere una lettura estiva ideale, non significa che debba essere considerato di seconda categoria, anzi!
Non per niente, oltre alle innumerevoli ed entusiaste recensioni, ha vinto il Premio Scerbanenco nel 2002, stesso anno di uscita del libro.
Info: Massimocarlotto.it ; Wikipedia