Nei lungimiranti paesi del nord Europa come la Svizzera, l'Olanda e la Danimarca, solo per citarne alcuni, le assistenti sessuali si recano a domicilio per fornire i loro servizi alle persone diversamente abili.
Ottima iniziativa, ma fin qui niente di strano. La cosa eclatante, nonchè ulteriore dettaglio indicativo della grande civiltà di questi paesi, è che le prestazioni sono mutuabili.
Sì, avete capito bene: paga lo stato!!!
Non solo, ma queste operatrici non sono semplici prostitute. Si tratta infatti di professioniste, tra cui infermiere, massaggiatrici e fisioterapiste, che hanno fatto corsi di formazione dedicati e che si tengono costantemente aggiornate.
Senza arrivare al miraggio dell'assistenza sessuale mutuabile, un altro esempio ci viene da una signora del Regno Unito, la quale, madre di un ragazzo con la sindrome di Down, ha deciso di fondare un ente di beneficienza per finanziare le persone con disabilità che vogliono incontrarsi con prostitute.
Bellissimo!!! E qui da noi cosa succede? Assolutamente nulla: sebbene il sesso sia un'esigenza come un'altra ed una necessità che abbiamo tutti, in Italia non si è ancora fatto niente in tema di assistenza sessuale per le persone diversamente abili.
Tutto questo nonostante le continue richieste in materia da parte di molti disabili italiani, che più volte si sono mostrati favorevoli nei confronti di iniziative del genere.
Perchè nessuno in questo paese se ne vuole occupare? Perchè nessuno ci pensa? Perchè non si vogliono dare uguali diritti a tutte le persone?
Fonti: Leiweb ; Donna.Libero.it ; Oxfordmail.com
Ecco qui alcuni film per adulti che trattano esplicitamente la sessualità vissuta dalle persone disabili.