Una paziente affetta da una grave patologia epatica è stata esclusa dalla lista di attesa per il trapianto dal Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles perchè ha dichiarato di guardare film porno occasionalmente.
La donna, che in seguito si è rivolta ad altre strutture sanitarie, si è vista negare l'accesso al trapianto perchè "facente uso di sostanze".
Un gruppo di pressione che si occupa di diritti umani, Americans for Safe Porn Use, ha denunciato la decisione sostenendo che "Negare un trapianto necessario agli utilizzatori di porno è la peggiore discriminazione che si possa attuare. L'ospedale Cedars-Sinai non andrebbe contro alcuna legge se garantisse a questa donna bisognosa e disperata il trapianto e questa sarebbe sicuramente la cosa più giusta da fare."
Il centro Cedars-Sinai non ha commentato la propria scelta, che è la prima in seguito alla decisione dell'American Psychiatric Association, di inserire nell'ultima versione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, l'utilizzo cronico di pornografia, equiparandolo ad un disturbo di parafilia, come gli altri disturbi della personalità già presenti nel suddetto manuale, tra cui l'abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.
L'ospedale non ha ancora risposto alle richieste di chiarimento emerse in seguito a tale decisione, ma la paziente avrebbe dichiarato: "Non so perchè l'ospedale mi abbia negato il trapianto solo perchè ogni tanto guardo un film porno. Spero che ci ripensino e che cambino la loro politica distorta, se non per me, almeno per i prossimi pazienti."
L'avvocato della donna ha detto che probabilmente farà causa all'ospedale, ma ha inoltre sottolineato che, da quando l'APA ha preso la controversa decisione di atrribuire all'utilizzo del porno lo status di disturbo della personalità, tutti quanti, dalle compagnie assicurative ai datori di lavoro, hanno dato una forte stretta nei confronti delle cosiddette persone affette da "dipendenza".
"E questo non accade solo nel settore privato", ha aggiunto. "A New York il Sindaco Bloomberg ha dato il via ad una serrata battaglia contro il porno, dichiarando che qualsiasi persona che lavora nella grande mela, che viene trovata in possesso di più di due video, sarà immediatamente licenziata e che qualsiasi commerciante che vende più di due video si vedrà revocare la licenza.
"Alla luce di questa nuova caccia alle streghe nei confronti del porno, chiedere giustizia per la mia cliente sara un'impresa ardua", ha concluso.
L'articolo precedente è frutto di immaginazione solo in quanto è stato sostituito il termine "marjuana a scopo terapeutico" con "pornografia". La paziente è stata davvero esclusa dalla lista dei trapianti dell'ospedale Cedars pere aver fatto uso di marijuana per scopi terapeutici. L'APA ha deciso di includere l'utilizzo cronico di materiale per adulti alla lista delle parafilie, i disturbi legati alla sfera sessuale.