Questa antica malattia a trasmissione sessuale, tutt'ora presente principalmente nei paesi in via di sviluppo, è tornata nel mondo occidentale negli ultimi anni e si ricomincia a parlarne soprattutto dopo che si sono verificati parecchi casi sui set a luci rosse, sia negli USA che nell'Europa dell'Est.
A causa di questa nuova ondata di sifilide, tutti i set sono fermi, in attesa che gli attori si sottopongano alle cure ed ai conseguenti controlli.
Emblematico il caso di un attore americano, Mr. Marcus, che, nonostante fosse positivo al test della sifilide, ne ha falsificato il risultato per continuare a lavorare, rischiando così di contagiare e mettere a repentaglio la salute di altre persone. Mr. Marcus, ha, in seguito, chiesto "scusa".
Venerdì scorso Rocco Siffredi ha rilasciato un'intervista a Xbiz, magazine dell'adult entertainment americano, dicendo che secondo lui nell'Europa dell'Est, tra gli attori hard, ci sarebbero da 89 a 100 persone infettate dalla sifilide, tra Budapest, l'Ungheria, Praga, la Repubblica Ceka e San Pietroburgo, in Russia, i principali luoghi dove si girano film per adulti. Di questi attori che avrebbero contratto la malattia, il 40% vivrebbe a Budapest.
"Sono stato molto fortunato a non avere preso questa malattia e non lavorerò fino a quando la situazione non sarà più chiara", ha commentato.
Rocco ha inoltre dichiarato che fino a pochi giorni fa si pensava che il contagio di questa malattia riguardasse solo gli attori porno, ma dopo che ha chiamato il suo medico in Italia, ha saputo che anche nel nostro paese si sono verificati parecchi casi di sifilide tra persone che non lavorano in quel settore.
Ancora una volta Siffredi ribadisce l'importanza fondamentale dei controlli, sottolineando che una delle principali ragioni di questa nuova ondata di sifilide potrebbe essere data dal fatto che molte attrici quando non lavorano fanno le escort in privato, non effettuando poi i test a cui si dovrebbero sottoporre prima di tornare sul set.
L'attore e regista italiano ha infine puntato il dito contro alcune case di produzione che girano scene di orge con ragazze professioniste (e controllate) e ragazzi che non sono attori professionisti e a cui non è richiesto di sottoporsi ai test sulle malattie sessualmente trasmissibili. Questi ragazzi iniziano a girare la scena col profilattico, ma dopo 10 minuti nessuno di loro lo indossa più.