Si tratta del Museo Larco di Lima, al cui interno, un terzo dello spazio espositivo è dedicato alla più grande collezione al mondo di antichi manufatti erotici precolombiani.
Tra questi, i pezzi più interessanti sono quelli prodotti dalla civiltà Moche.
I Moche - o Mochica - si svilupparono principalmente lungo la costa settentrionale dell'odierno Perù, tra il 100 a.C. e il 750 d.C. La società era rigida e gerarchizzata ed era retta da sacerdoti-guerrieri che avevano l'assoluto controllo della popolazione. Artisti raffinati, i Moche eccellevano nella ceramica e nella metallurgia. Quasi tutti i reperti scoperti finora provengono da tombe.
La civiltà Moche praticamente ha rappresentato, per mezzo della ceramica, ogni aspetto della vita umana, ma soprattutto il sesso.
Peni turgidi, vulve aperte pronte ad accogliere l'organo maschile, masturbazioni di gruppo, coiti anali (non necessariamente omosessuali) e quant'altro.
Le più belle ceramiche avevano funzione cerimoniale ed erano dipinte di rosso e bianco, con varie sfumature, prima della cottura nei forni. Gli artigiani moche producevano recipienti con manici a staffa, fioriere, statuine antropomorfe e zoomorfe raffiguranti divinità o riproducenti le sembianze del principe di turno e tutta una vasta gamma di terracotte erotiche in connessione, pare, con il culto dei morti.
Quel che è certo, infatti, è che tali pornomanufatti, pur rappresentando solo l'1% di tutta la produzione sono presenti nella quasi totalità dei sarcofagi, anche in quelli di adolescenti e fanciulli.
MUSEO LARCO
Av. Bolivar 1515, Pueblo Libre. Lima 21, Perú
www.museolarco.org
Credits: Maya