Partigiano, sacerdote sui generis, sempre in prima linea nell'accogliere, confortare e difendere i più deboli, ha fondato la comunità di San Benedetto al Porto (Ge) che si occupa di aiutare le persone senza tetto, le prostitute ed i tossicodipendenti.
Spesso inviso alle istituzioni ecclesiastiche per le sue prese di posizione decise e non allineate, più di una volta si è espresso a favore dei matrimoni gay e difeso i diritti delle persone transgender.
“Sogno una Chiesa non separata dagli altri, che non sia sempre pronta a condannare, ma sia solidale, compagna”. (Don Gallo)
Ce ne vorrebbero di più di questi uomini, sia dentro che fuori dalle comunità religiose, al di là di ogni credo.