Foto: pantyhosepornfantasy.com
"La battaglia anti-porno delle femministe contro le puttane lesbiche davanti alla Corte," scriveva più o meno così Xtra! dieci anni fa, quando i gestori della libreria gay Little Sister's di Vancouver si rivolsero alla Corte Suprema del Canada.
Questo perchè la libreria era perseguitata da parte della dogana canadese, i cui agenti regolarmente ne sequestravano e distruggevano i libri ed altro materiale gay.
Il caso fu sostenuto dall'avvocato della libreria Joe Arvay e da vari interventi, tra cui quello di Cynthia Petersen di Egale Canada, associazione che da tempo si batte per i diritti delle persone omosessuali.
Little Sister's vinse la causa, ma si trattò di una vittoria agrodolce.
Infatti gli agenti della dogana continuarono a trattenere materiale gay, il caso più recente è quello di tre film sequestrati lo scorso Novembre, nonostante fossero destinati alle proiezioni del Festival Cinematografico Inside Out.
Inoltre, i giornali ridicolizzarono Janine Benedet di Equality Now, che, nel corso dell'udienza, lesse una testimonianza di una persona gay stuprata.
Invece, Catharine MacKinnon, docente universitaria statunitense ed attivista di Equality Now, insieme ad altre femministe, sostennero che il porno era disgustoso, che faceva male e che non era parte di una sana e divertente vita sessuale di molte persone.
Fonte: Xtra!
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