Infatti, se nel 2009 il governo di Tehran aveva deciso di chiudere gli accessi a Facebook perchè veniva utilizzato dai cittadini iraniani per scopi "sovversivi", adesso la polizia Iraniana auspica una collaborazione con il team di Facebook per eliminare dal sito le pagine relative alla prostituzione ed al porno.
La guerra al porno perpetrata dal governo Iraniano purtroppo non è una novità: nel 2008 un programmatore, Saeed Malekpour, è stato arrestato e condannato a morte per avere sviluppato e pubblicizzato alcuni siti internet per adulti.
La sentenza è stata temporanemente sospesa ed è in via di revisione grazie alle innumerevoli petizioni internazionali, ma, nonostante ciò, il programmatore iraniano residente in Canada resta in attesa dell'esecuzione.