Si chiama incesto e questo è il vero tabù!
Questa parola mette talmente paura che è vietato parlarne e viene nascosta come non esistesse.
Il bambino non ha punti di riferimento né confronti, pensa che sia tutto normale e soffre senza sapere il perché e trascina per tutta la sua vita le ferite di un abuso che non capisce, seppur lanciando piccoli o grandi segnali verso il mondo esterno che non può/vuole interpretare e non coglie, perché il tabù è solo qualcosa da evitare, ignorare, seppellire.
Il bambino non sa come raccontare, non sa neanche se va raccontato, e ha paura, molta paura di non essere creduto.
"Lei, Quando l'Abuso è al Femminile" - di Franca Kodi e edito da Golena -, racconta quello che l'autrice subisce da bambina senza quasi rendersene conto, l'abuso di una madre istrionica, tanto furba da non far trasparire mai nulla e che mantiene un'immagine da "brava mamma" verso il mondo esterno. In adolescenza scaccia tutto ciò che abbia a che fare con la sessualità. Scaccia pulsioni e serenità per tutta la vita, fino a che, già adulta, si sofferma a chiedersi perché le viene da piangere, e piange a lungo, ogni volta che vede una mamma amorosa con il suo bambino.
Poi decide di diventare una pornostar e vivere il sesso nel modo più libero possibile, ma continua a soffrire ogni volta che sente un bambino piangere, ogni volta che nota nei parchi una mamma che gioca e ride con suo figlio... fino a che...
Un racconto quasi onirico e danzante tra i ricordi, i segnali che si presentano ad ogni istante, anche mentre svolge il suo lavoro, quello delle telefonate erotiche che si intervallano nel libro, durante le quali lei soddisfa i "suoi amici pervertiti" che entrano ed escono come in un balletto tra gli indizi, i pezzi del puzzle che deve rimettere a posto per smetterla di invidiare la vita "normale" degli altri.
INFO:
Pagg. 102, prezzo € 12.00 - Edizioni Golena
Web: http://www.golenaedizioni.com/page.php?155
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