Il problema delle infezioni da HIV in Cina resta cruciale all'interno della comunità gay ed alcuni esperti stanno appoggiando la richiesta di legalizzazione delle unioni gay, anche come metodo per limitare il diffondersi di questa malattia.
Nonostante il tasso di infezione da HIV in tutta la Cina sia dello 0.05%, gli uomini gay sono quelli più colpiti dal virus.
Secondo gli esperti, in alcune città, quasi uno su cinque nella comunità omosessuale risulta positivo al test.
"Il riconoscimento legale dei matrimoni fra persone dello stesso sesso potrebbe aiutare a stabilizzare e sostenere le relazioni gay e quindi anche ad abbassare il rischio di contrarre l'AIDS," ha detto Zhang Beichuan, professore universitario, avvocato e portavoce dei diritti gay.
Hao Yang, direttore del dipartimento di malattie infettive del ministero della sanità cinese, ha detto che il governo ha lavorato sodo per raggiungere i gruppi più a rischio, in particolare gli uomini omosessuali, fornendo informazioni sul sesso sicuro e distribuendo profilattici gratuiti.
Secondo lui, sebbene 90.000 uomini gay beneficino di questi programmi di prevenzione del governo, l'iniziativa non risulta ancora sufficiente.
All'interno della comunità glbt, molti difendono le opinioni del professor Zhang Beichuan. A sostegno di questa richiesta, una coppia di uomini gay, lo scorso 20 Novembre, ha organizzato la cerimonia di matrimonio davanti a 300 invitati.
La coppia si è sposata in un locale notturno a Changzhou, provincia di Jiangsu, nella Cina orientale.
"Anche se non siamo in possesso dei documenti legali del nostro matrimonio, c'erano così tanti amici a testimoniare la cerimonia, che tutti ci ricorderanno sempre il nostro amore e la promessa di lealtà reciproca che abbiamo fatto," avrebbe detto uno degli sposi.
Questa mancanza di riconoscimento a livello legale delle unioni gay è in parte responsabile del fatto che i membri della comunità omosessuale abbiano più partner e questo aumenta il rischio della trasmissione del virus HIV, continua il professore Zhang Beichuan.
stando ai dati statistici, dal 2006 al 2009, nella sola municipalità di Chongqing, a sud della Cina, la prevalenza di persone gay che hanno contratto l'HIV è quasi raddoppiata: dal 10,6 % al 19,2%. Anche in altre città i dati dimostrano un aumento simile.
Secondo il ministero della sanità cinese, ci sarebbero da 5 a 10 milioni di omosessuali, ma gli esperti ribattono che si tratta di una stima conservatrice e che il numero reale sarebbe di circa 40 milioni.
Nonostante le richieste di riconoscimento dei matrimoni gay, più dell'80% degli omosessuali in Cina sono già impegnati in matrimoni eterosessuali, continua Zhang Beichuan ed aggiunge che in questi casi gli uomini gay mettono le loro mogli a rischio infezione.
"Anche se le unioni fra omosessuali ricevessero un riconoscimento legale, probabilmente non molti gay si sposerebbero apertamente, a causa dei forti pregiudizi legati all'omosessualità", conclude il professor Zhang.
Fonte: Asia News