Amina Tyler, attivista del collettivo Femen è stata minacciata di essere lapidata a morte dalle autorità religiose tunisine per aver pubblicato sulla pagina del collettivo femminista tunisino di Facebook, alcune sue foto in topless.
Le foto la ritraggono con scritte sul petto contro la morale religiosa e per la rivendicazione della proprietà del corpo della donna.
Secondo le autorità islamiche la ragazza "meriterebbe di essere punita con 80/100 frustate, secondo la sharia, ma vista la gravità dell'atto che ha compiuto dovrebbe essere lapidata a morte".
La pagina tunisina di Femen è stata più volte presa d'assalto dagli hacker che l'hanno oscurata con sure del Corano.
Varie organizzazioni per i diritti umani tra cui Amnesty International hanno redatto una petizione in favore di Amina da presentare alle autorità locali e sono state raccolte oltre 105 mila firme, ma ne servono ancora più di 44 mila.
In un recente comunicato stampa il collettivo Femen definisce "barbare le minacce fatte dagli esponenti islamici nei confronti dell'attivista tunisina Amina."
"Temiamo per la sua vita e chiedamo alle donne di combattere per la libertà dalle atrocità propugnate dalla religione - continua il comunicato. Usate il vostro corpo come poster per gli slogan di libertà. Esponete il seno contro l'Islamismo."