Un recente studio condotto dall'Università di Cincinnati avrebbe dimostrato che il piacere prodotto sia dalla buona cucina che dal sesso, ridurrebbe gli effetti pericolosi dello stress.

Ecco un tipico esempio dell'utilizzo del cibo come ansiolitico.

Una persona torna dal lavoro stanca e stressata, soprattutto se fa un lavoro di tipo sedentario e non consuma molte calorie. Deve preparare la cena, ma siccome la sua testa non riesce a non pensare alle preoccupazioni, cambia idea e, anzichè preparare una buona cena, va in cucina e si mangia un budino, o un gelato, o un qualsiasi altro prodotto che le piace.

Dallo studio emerge che questo comportamento ha un fondamento biologico. Un'attività che dà piacere come il cibo, o il sesso, riduce lo stress inibendo la sensazione di ansia provocata dal cervello. 

Secondo i ricercatori, lo studio avrebbe identificato i circuiti neuronali che stanno alla base della sensazione di benessere fornita dal cibo.

Al momento sono necessari ulteriori approfondimenti, ma l'identificazione di questi circuiti potrebbe portare a soluzioni per prevenire l'obesità e gli altri disturbi legati al metabolismo.

L'obesità dilagante che affligge il cosiddetto "mondo civilizzato" potrebbe essere in parte causata da questo effetto, dal tipo di vita stressante che conduciamo e dalla scarsa attività sessuale.

Il brutto è che essere a conoscenza di queste cose e continuare ad utilizzare il cibo come ansiolitico probabilmente causa altro stress, dovuto ad esempio dal senso di colpa nell'ingerire calorie di cui non abbiamo bisogno.

Forse il modo migliore per restare magri è essere più contenti.

Fonte: La Flecha